Don Lorenzo Milani - L'obbedienza non è più una virtù


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I testi

Tre sono i testi che vengono editi in questa antologia: l'ordine del giorno dei cappellani militari della Toscana in congedo, pubblicato dalla Nazione del 12 febbraio 1965 (p.11); la Risposta ai cappellani militari di don Milani del 23 febbraio 1965 pubblicata il 6 marzo da Rinascita (p.12); la Lettera ai giudici (18 ottobre 1965) del processo avviato dopo una denuncia per apologia di reato, presentata da un gruppo di ex combattenti alla procura di Firenze (p.22).

Gli scritti di don Milani sono quelli dei volantini che lo stesso priore ha elaborato e ricontrollato. La revisione è stata fatta sulla base dei volantini autentici. Sono state numerose le discrepanze trovate rispetto ai testi pubblicati in passato.

L'esigenza iniziale che ha portato alla nuova edizione è stata quella di far uscire l'opera di don Milani dai salotti buoni, dai circoli di intellettuali cattolici e laici. Quei salotti, pregni di cultura "cittadin-borghes-intellettual-studentesca", che per don Milani divennero lo stereotipo dell'inutilità. Stipare il pensiero sovvertitore di don Milani in un Millelire è un esperimento pericoloso ma che andava fatto per non imbalsamare una delle menti più vive e penetranti della cultura italiana del dopoguerra. Si tratta di vedere se quelle «cariche di esplosivo» ammonticchiate continueranno a scoppiettare «per almeno 50 anni sotto il sedere» dei suoi vincitori, come profetizzava don Milani.

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