E' un filosofo pitagorico del quale risulta la composizione di una sola
opera: De Regno. Appartenente alla corrente di pensiero della filosofia
pitagorica visse tra il VI ed il V secolo a.C. e fu discepolo di Iceta,
seguendo poi le idee di Anassagora. Abbiamo inserito in questo saggio
anche dei filosofi; filosofia e poesia, tragedia e commedia incrociano le loro strade più
volte. Una prende spunto dall'altra, o sfrutta questo o quel pensiero per comporre
parodie. Poi ci accade di 'scoprire' che già da millenni l'uomo sapeva che la terra non
era ferma, statuaria, al centro dell'universo; ed allora si rivela bello leggere di tutto.
Inoltre, a considerare la sola Odissea, non è forse un compendio culturale, uno zibaldone
di storia, geografia, religione, poesia?
Ippolito, nella sua Refutatio contra omnes haereses, riporta:
"Un certo Ecfanto di Siracusa affermava che non è possibile avere conoscenza
certa delle cose che sono, e che egli diceva quello che gli pareva il vero. Gli elementi
prii, onde hanno origine le cose sensibili, sono, diceva, indivisibili, e diversi tra loro
per tre modi, per grandezza e per forma e per potenza: il loro numero è limitato, e lo
spazio illimitato; i corpi sono mossi non dal loro peso o da urti, ma da una potenza
divina che egli chiama anima e mente. Che il cosmo è dotato di mente, egli diceva, si
può arguirlo dal fatto che, per la sua potenza divina, ha forma di sfera: centro del
cosmo è la terra, che si muove intorno al suo asse in direzione d'oriente". (in
I Presocratici, testimonianze e frammenti; Laterza; 1994)
"Eraclide Pontico ed Ecfanto siracusano dicono che la terra è mossa, ma non
per traslazione, sì invece per rotazione: essa gira, dicono, intorno al proprio asse come
una trottola, da occidente verso oriente" (Ibidem)
Ed ancora non ci siamo stupiti del tutto:
"Ecfanto disse che il cosmo è costituito da atomi, e governato da
un'intelligenza". (Ibidem).
Concludiamo riferendo due righe del fisico e cosmologo Paul Davies dal suo libro, edito
duemila e cinquecento anni dopo che tali sudette righe sono state vergate:
"Attraverso il mio lavoro scientifico sono giunto a credere sempre più
fermamente che l'universo fisico è costruito con un'ingegnosità così sorprendente che
non riesco a considerarlo meramente come un fatto puro e semplice. Mi pare che ci debba
essere un livello più profondo di spiegazione". (P. Davies; La mente di Dio;
Mondadori, 1993; Orion, 1992).
Ricordiamocene durante qualcuna delle prossime pagine. E finiamo notando che Ecfanto il
filosofo non va confuso con l'Ecphantides, poeta della commedia antica,
del V secolo a.C., autore delle Satire (Ateneo, 96, c), forse anch'egli
siciliano. |