Ippi di Reggio di Calabria
Precedente ] Indice ] Successiva ]

 

E' lo storico greco, di Reggio, che per primo analizzò e riportò i dati storici dell'occidente ellenico. La sua collocazione nel tempo la si può ricavare da quanto riporta la Suida, che lo inquadra in piena attività di storiografo durante le guerre persiane (V secolo a.C.). Ma oltre ai suoi lavori dedicati alla Sicilia - due - e il trattato Colonizzazione dell'Italia - da intendersi Italia greca, cioè la Calabria oltre la Sicilia - gli vengono attribuiti anche dei racconti in prosa. Dei 5 libri che formavano la Storia della Sicilia ci sono rimasti solo una decina di frammenti. Lo cita alcune volte Ateneo, per integrare i suoi discorsi sulla alimentazione:

"Ippi di Reggio afferma che il vino denominato 'groviglio' era conosciuto come Biblian, e che Pollis di Argo - il quale divenne tiranno di Siracusa - lo importò dall'Italia" (31, b; I Deipnosofisti, op. cit.).

E' troppo poco quanto il tempo ci ha consegnato dell'opera storiografica pur vasta del reggino; dal frammento di Ateneo notiamo quanto puntigliosa, ricca di particolari deve essere stata la Storia della Sicilia preparata da Ippi, se ha avuto il modo di inserirvi anche una annotazione di tipo alimentare. Argo era la più potente città dell'Argolide, la regione che vantava potenti città a noi note per essere state tra le fondatrici delle colonie sicule: Corinto e Mègara Nisea. Le scarse qualità dal punto di vista agricolo e climatico della regione, in prevalenza montuosa, devono aver fatto molto apprezzare il nuovo suolo trovato dopo l'approdo nelle coste siciliane. Il riferimento alla città di Argo - che tradizionalmente viene considerata la più antica tra le città elleniche - deve essere integrato dalla considerazione che a quel tempo (V secolo) la città era sede di una famosa scuola di scultori che usavano il bronzo per opere che ebbero vasta diffusione per la Magna Grecia e, quindi, anche in Sicilia.

 

Precedente ] Indice ] Successiva ]