Timonide di Lèucade
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E' nativo dell'isola di Lèucade (l'isola del dirupo dalla quale si uccise la poetessa Saffo) e visse nel IV secolo a.C. Oltre che storico fu soldato al seguito dell'amico siracusano Dione. Partecipò allo scontro tra Dione e Dionisio II, e Plutarco nella sua Vita di Dione riferisce che Timonide di quegli avvenimenti trasse un'opera storica.
Dapprima collaborò lo storico con Dione a predisporre quanto necessario per invadere Siracusa:

"Molti uomini politici e filosofi lo coadiuvarono in quest'opera: tra gli altri Eudemo di Cipro, per la cui morte Aristotele scrisse il dialogo sull'anima, e Timonide di Leucade".

L'impresa non fu fortunata inizialmente, colpa la volubilità del popolo, e Dione tentò di dare loro un esempio di ardimento scagliandosi da solo contro le truppe di Dionisio, cosicché:

"Egli (Dione) lasciò a comandarli Timonide e si diede a percorrere in lungo e in largo a cavallo, tentando di arrestare i Siracusani in fuga; poi andò a rilevare il distaccamento di mercenari che presidiavano l'Acradine e li condusse, freschi e ardenti com'erano, contro i barbari che cominciavano ad essere spossati e a perdere la fiducia nel proprio tentativo".

Durante gli scontri perdette la vita l'ammiraglio Filisto - del quale abbiamo già letto - e sulla sua fine ci sono delle discordanze:

" Eforo dice, sì, che Filisto si uccise quando fu presa la sua nave; ma Timonide, che in tutte queste azioni, fu sin dal principio al lato di Dione, ha scritto una lettera al filosofo Speusippo, in cui racconta come Filisto fu preso mentre era ancora vivo, poiché la sua trireme andò a sbattere contro la riva". (Vita di Dione, 31; a cura di C. Carena, Einaudi, 1958). La vittoria e, poco dopo, la morte per mano di falsi alleati toccò a Dione; nuova tirannide cadde sulle spalle dei Siracusani.

 

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